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ANDREA FORTUNATO, 26/07/1971-25/04/1995

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Ex CN71
view post Posted on 25/4/2007, 08:09




Nel maggio del 1994, in un giorno che era destinato all'annuncio ufficiale del nuovo tecnico Lippi, da Piazza Crimea usci un comunicato a dir poco aghiacciante "Andrea Fortunato è da ieri ricoverato in isolamento presso l'Ospedale Molinette di Torino. E' affetto da leucemia linfoplastica acuta". La terapia intensiva di chemio terapia non porto a risultati, l'unica speranza era il trapianto di midollo osseo. Si offri la sorella Paola, poi il padre , Peppino, il 30 agosto e questa volta il trapianto riuscì, la compatibilità aveva apparentemente sconfitto la malattia. Purtroppo, le pesanti terapie avevano minato il sistema immunitario di Andrea. Cosi una polmonite gli risultava fatale e lo conduceva alla morte, il 25 aprile1995, Andrea muore. Solo pochi giorni prima aveva detto: "NON IMMAGINAVO QUANTO PUO'ESSERE MERAVIGLIOSA UNA SEMPLICE PASSEGGIATA" sicuramente ora corre in cielo.. La Juventus, la sua Juventus era lanciata verso lo scudetto, lo sconforto prendeva tutti. Su una stagione sportivamente trionfale per la Juventus e per i suoi tifosi scendeva questa cappa di dolore, un dolore che era di tutto il mondo dello sport
E' stata la Juventus, a tagliare il nastro del nuovo Centro dell’Ospedale Silvestrini di Perugia destinato al trapianto di midollo osseo e intitolato ad Andrea Fortunato. Un’area al settimo piano della nuova stecca, con undici camere riservate ai malati leucemici e quelli in attesa di trapianto. Un progetto andato in porto grazie al programma di investimenti della Regione Umbria e all’interessamento del Comitato per la Vita Daniele Chianelli che subito dopo la morte dello sfortunato difensore juventino si è fatto promotore dell’importante iniziativa comprensiva della realizzazione del Centro Fortunato e di unità abitative da assegnare ai parenti dei malati in cura presso il Centro Trapianti. Al progetto aderì immediatamente e con grande trasporto la Juventus, ultima squadra di Andrea nonché società da sempre molto sensibile e attenta a iniziative di carattere benefico, che nel triangolare organizzato nel 1995 a Salerno con Salernitana e Napoli, raccolse i primi fondi utili al progetto. Quella, principale, della Vecchia Signora è stata però una delle tante buone azioni finalizzate al progetto umbro che finalmente ha visto la luce e che domenica mattina richiamerà al Polo Unico, oltre ai dirigenti bianconeri e ad alcuni rappresentanti del Perugia calcio, le autorità cittadine, la famiglia Fortunato e tutti coloro che negli anni non hanno dimenticato le prodezze calcistiche e la voglia di lottare del giovanissimo terzino. Prevista la presenza, tra gli altri, dei direttori sanitario e amministrativo dell’Azienda Ospedaliera perugina Gigliola Rosignoli e Andrea Casciari, il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale alla Sanità Maurizio Rosi, il sindaco Renato Locchi, il Magnifico Rettore Francesco Bistoni, Monsignor Giuseppe Chiaretti, il direttore regionale scolastico Anna Maria Dominici, il professor Massimo Martelli e il professor Franco Aversa che per due volte operò Andrea Fortunato.
Fa male ricordare quegli ultimi mesi passati sui campi di calcio da Andrea Fortunato. Quelli in cui un problema apparentemente misterioso aveva inchiodato un motore abituato a viaggiare a pieno regime. Siccome a rallentare, fin quasi a fermarsi, era un ragazzo di neppure ventitrè anni, e dal momento che spesso il popolo del calcio vive e consuma con fretta e impazienza le sue passioni, ci volle poco a trovare una spiegazione a quell’improvvisa mancanza di energie, a quell’inspiegabile perdita di riflessi e di concentrazione. Il ragazzo, si pensò e in qualche caso si disse, si è seduto. È arrivato alla Juventus, alla grande squadra, e ha perso la misura. Così, le ultime partite, le ultime faticose esibizioni di Andrea furono accolte da fischi, da cori di scherno. E accadde anche di peggio, quando un giorno, alla fine di un allenamento, uno di quei “tifosi intransigenti” arrivò a mollargli un ceffone, tanto per ricordargli la sua condizione di privilegiato, per fargli ritrovare la strada smarrita del sacrificio. Fosse finito lì, il calvario di questo sfortunato ragazzo del Sud. Invece era soltanto l’inizio. Quel vuoto dentro, purtroppo, trovò presto una spiegazione, così come quella febbriciattola persistente che si insinuava nel suo organismo provocandogli un continuo senso di spossatezza. Il 20 maggio del ‘94 Andrea Fortunato, il giovane talento che alla Juventus era stato accolto come il “nuovo Cabrini”, fu ricoverato in isolamento presso la Divisione Universitaria di Ematologia delle Molinette. Era affetto da leucemia acuta linfoide. Un male che se lo sarebbe portato via in meno di un anno. Fino a quel momento, la sua carriera si era sviluppata a ritmi incredibilmente veloci, lasciando presagire un futuro pieno di luce. Nato a Salerno il 26 luglio 1971, aveva intrapreso presto la strada dello sport, seguendo il fratello maggiore Candido in piscina per dedicarsi a nuoto e pallanuoto. Il calcio era un hobby, da coltivare nei mesi estivi. E fu appunto in una di quelle estati salernitane che venne visto all’opera, in un campetto di periferia, da Alberto Massa, tecnico e talent-scout, che lo convinse a seguirlo nella Giovane Salerno, squadra dilettantistica alla quale Andrea approdò a neppure tredici anni e che poi lo portò insieme ad altri giovanissimi talenti in giro per l’Italia, a fare provini per squadre di rango come Torino, Cesena, Empoli, Napoli, Como. E proprio a Como le doti di Andrea non sfuggirono al direttore sportivo Sandro Vitali e al tecnico della Primavera, Angelo Massola, che lo ingaggiarono convinti di farne un grande centravanti. Fu il tecnico della squadra Allievi, Giorgio Rustignoli, a spostarlo dapprima sulla fascia sinistra, poi in difesa. Dopo la trafila nelle giovanili, Andrea debuttò in prima squadra, in Serie B, il 22 ottobre dell’89, a Pescara, fortemente voluto da Giampiero Vitali. A fine stagione aveva collezionato sedici presenze nella serie cadetta, oltre a un diploma di ragioniere che il ragazzo aveva inseguito perché, amava raccontare, «i miei genitori, che non mi hanno mai ostacolato nelle scelte, quando partii per Como mi chiesero semplicemente di non trascurare gli studi. Promisi e, naturalmente, mantenni». Nel ‘90-91 Andrea è già una colonna del Como di Bersellini, protagonista del campionato di C1 che manca la promozione agli spareggi col Venezia. Boninsegna lo chiama nell’Under 21, la Serie A si accorge di lui. Sembra a un passo dall’Atalanta, ma alla fine il Genoa batte la concorrenza e si assicura il suo talento. Un anno di parcheggio al Pisa, in Serie B, e il ritorno alla grande al Genoa da titolare. Terzino sinistro di classe e rapidità, è immediatamente tra i migliori del ruolo. Si comincia a parlare di Juventus, ne parla anche Andrea e la faccenda rischia anche di costargli una multa. Il fatto è che lui è sincero, non sa nascondersi: «Arriva un giornalista e mi domanda se mi piacerebbe giocare nella Juve. E io cosa dovrei rispondergli, che mi fa schifo? Figuriamoci, io da ragazzino per i colori bianconeri stravedevo, e anche se sono diventato un calciatore professionista certi amori ti restano nel cuore». Alla fine, comunque, la Juve arriva veramente. Mette sul tavolo del presidente Spinelli dodici miliardi e si assicura quello che per tutti è destinato a diventare il miglior terzino sinistro italiano. La sua carriera in bianconero inizia alla grande: precampionato ad altissimo livello, debutto in Nazionale a Tallinn, il 22 settembre contro l’Estonia. È una corsa apparentemente inarrestabile. E invece Andrea rallenta, come si è detto, nella primavera del ‘94. E sono fischi, critiche ingenerose. Fino al momento in cui tutti apprendono quella verità atroce, tristissima. Dall’ospedale delle Molinette Andrea viene trasferito a Perugia, dove grazie alla donazione della sorella Paola subisce un primo trapianto di midollo. Esito negativo. Riesce perfettamente, invece, il secondo trapianto, avvenuto dopo la donazione del padre Giuseppe. Il fisico di Andrea accenna un recupero che fa sperare: il ragazzo esce dall’ospedale, ritrova addirittura i compagni e si unisce al gruppo durante la trasferta a Genova, in occasione di Sampdoria-Juventus giocata il 26 febbraio del ‘95. Quando tutti cominciano a pensare che stia vincendo la sua battaglia, arriva una maledetta influenza a spezzare il filo della speranza. Il 25 aprile del ‘95, alle otto di sera, Andrea muore. Solo pochi giorni prima aveva detto: «Non immaginavo quanto può essere meravigliosa anche una semplice passeggiata». Ora passeggia – anzi, sicuramente corre – in cielo.

ANDREA FORTUNATO NEL CUORE........
 
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Renzo
view post Posted on 25/4/2007, 08:20




Andrea sempre nei nostri cuori :STENDARDO:
 
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FireWhite(Colpo Gobbo)
view post Posted on 25/4/2007, 09:37




SEMPRE CON NOI ANDREA
 
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Kaos-bn
view post Posted on 25/4/2007, 09:59




ANDREA SEMPRE CON NOI!!
 
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Miss.Parker
view post Posted on 25/4/2007, 10:49




C'era gia' un topic su Fortunato insieme al nostro Scirea..
pero' lasciamo aperta questo e chiudiamo l'altro..

Andrea.. per sempre nei nostri cuori.. :cuore: la vita ti ha portato via giovane. ma noi non ti scorderemo mai..
 
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VIKING SASSARI
view post Posted on 25/4/2007, 10:53




ANDREA SEMPRE CON NOI!
 
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DRUGO85
view post Posted on 25/4/2007, 11:13




CITAZIONE (Ex CN71 @ 25/4/2007, 09:09)
"NON IMMAGINAVO QUANTO PUO'ESSERE MERAVIGLIOSA UNA SEMPLICE PASSEGGIATA"

questa frase è stupenda

:cry: :cry: :cry: :cry:

CIAO ANDREA...AIUTACI DA LASSU'
 
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BIANCONERO A VITA
view post Posted on 25/4/2007, 11:23




CIAO ANDREA...

NESSUNA PERSONA E' MORTA FINCHE' VIVE NEL CUORE DI CHI RESTA!
 
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nuku_
view post Posted on 25/4/2007, 11:36




ANDREA NEL CUORE
 
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Signora Mia
view post Posted on 25/4/2007, 11:38




Allora posto qui il messaggio postato nell'altro topic..

https://www.youtube.com/watch?v=cFSVvVS0CwQ

Mi sono rimesso a piangere come anni fa..

Andrea sarai sempre nel mio cuore..

Ricordo ancora che emozione provai all'Olimpico in quel Lazio - Juve quando segnasti sottoporta..la gente che ti insultava ed io che dentro di me gioivo.. :wub:
 
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Rola1897
view post Posted on 25/4/2007, 11:51




CITAZIONE (DRUGO85 @ 25/4/2007, 12:13)
CITAZIONE (Ex CN71 @ 25/4/2007, 09:09)
"NON IMMAGINAVO QUANTO PUO'ESSERE MERAVIGLIOSA UNA SEMPLICE PASSEGGIATA"

questa frase è stupenda

:cry: :cry: :cry: :cry:

CIAO ANDREA...AIUTACI DA LASSU'

e gia...ANDREA NEL CUORE
 
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1977 BIANCONERO
view post Posted on 25/4/2007, 12:15




Ciao Andrea.

Ricordero' per sempre quella trasferta a firenze, venuta pochi giorni dopo la sua scomparsa...

Chi c'era si ricordera' l'emozione.
 
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Ross*
view post Posted on 25/4/2007, 13:13




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Ciao Andrea...nei nostri cuori per sempre...
 
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Renzo
view post Posted on 25/4/2007, 13:17




Bellissime foto Ross ;)
 
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DPM75
view post Posted on 25/4/2007, 13:22




Ricordo come se fosse ieri quel giorno tristissimo.
Ricordo quanto piansi.

ONORE AL FRATELLO ANDREA !!!!

SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

NON TI DIMENTICHEREMO MAI !!!!!
 
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21 replies since 25/4/2007, 08:09   664 views
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