| Zaccheroni: «Guardiamo avanti»
Alla vigilia della gara con la Sampdoria, in programma a Genova domenica sera alle 20.45, Alberto Zaccheroni parla in conferenza stampa. Ecco gli argomenti salienti.
La Juve c’è. La Juve ci deve essere perché non più tardi di sette giorni fa la critica parlava di una squadra che era in netta ripresa, si diceva che alcuni numeri cominciavano a tornare, che c’era compattezza. Poi abbiamo vissuto un’altra settimana con le solite problematiche di preparare una partita con certi uomini e andare in campo con altri, o con giocatori non al meglio. Affrontare gli impegni in questo modo è difficoltoso, a volte ci riesce bene, a volte non è successo. Solo perché per due partite non abbiamo dato continuità di risultati, non mi va di cancellare cosa c’è stato di buono finora.
Guardiamo avanti. Simao usciti dall’Europa League, ci dispiace, ma non posso permettermi di cancellare il lavoro fatto e guardare solo al risultato. Guardo cosa facciamo di buono e cosa ancora c’è da migliorare. La priorità è mandare in campo chi sta meglio per non mettere i giocatori in difficoltà, come è accaduto in alcuni casi.
Momenti di nervosismo. Io parlo sempre con i miei giocatori e dico loro tutto. Purtroppo nel calcio c’è una regola non scritta: quando ottieni risultati sei un fenomeno, se non è così vengono fuori tutte le problematiche. Noi come squadra dobbiamo gestire bene questi momenti e controllare meglio eventuali momenti di nervosismo. Capisco entrambe le posizioni: da un lato non è piacevole sentirsi fischiare appena entrati in campo, ma se vuoi giocare a calcio devi saperci convivere, dall’altra parte capisco le posizioni dei tifosi perché so che certe manifestazioni sono figlie dell’amore per la propria squadra. Condanno però entrambi gli atteggiamenti.
Ce la stiamo mettendo tutta. Noi dobbiamo convivere con il malcontento generale, ma non dobbiamo alimentare tensioni verso l’esterno, anche quando si ha ragione non bisogna farlo. Abbiamo già diverse problematiche all’interno, l’importante è che si percepisca che ce la stiamo mettendo tutta. E su questo garantisco io, perché chi non si impegna non gioca.
I pregi della Sampdoria.Del Neri punta sul collettivo. E’ una squadra molto compatta. Ho rispetto per un allenatore e per una squadra che sanno dove vogliono arrivare e come farlo. Chiaro che poi si teme la giocata vincente e in questo Cassano e Pazzini sono i più pericolosi, ma non sarebbero determinanti senza l’appoggio della squadra.
Tappa importante. Quella di Genova è una tappa importante, ma non decisiva per la qualificazione alla prossima Champions. Noi veniamo da una tappa delicata, quella di Europa League: dobbiamo cercare di proporre quanto fatto fino a un mese fa
Fiducia nel gruppo. Confido tanto in questa squadra, nel valore dei miei uomini e giocatori, adesso che li conosco meglio ancora di più. Problemi con Del Piero? Non ne ho né con lui né con altri giocatori.
Del Neri: «Contro la Juve Cassano dal primo minuto»
Il tecnico della Sampdoria: «Per noi sarà la prima di dieci finali»
GENOVA, 19 marzo - Seicento panchine da professionista e una squadra mai sconfitta. La sfida tra Sampdoria e Juventus di domenica sera per Del Neri non sarà una gara come le altre. Non fosse altro che in palio c'è ben più di un semplice primato personale. A dividere le due squadre solo un punto. «Due mesi fa non me lo sarei aspettato - ammette il tecnico blucerchiato -, ma ora stiamo vivendo un periodo buono e la Juventus non risponde alle aspettative che si erano create. Affrontiamo comunque una squadra creata per vincere e sappiamo benissimo poi che i momenti brutti accadono a tutti». Una Juventus che ha patito anche l'eliminazione dall'Europa League. «Ma non sarà la stessa formazione, cambieranno e poi sono abituati a giocare ad alti livelli per obiettivi importanti, non credo che peserà» risponde il tecnico blucerchiato.
LA JUVE - Di certo sarà una sfida fondamentale per capire obiettivi e speranze della Sampdoria. «Sarà la prima di dieci finali - ammette Del Neri -, lo sento dire da molti allenatori ma credo che sia così. Ogni partita d'ora in avanti sarà fondamentale per l'obiettivo che ci siamo preposti e adesso il traguardo è più in alto rispetto a quello che avevano fissato inizialmente». Una Sampdoria che inizia a crederci, anche se la parola Champions Del Neri non vorrebbe mai sentirla neanche pronunciare. «È una brutta parola per noi, ma essere in corsa è sicuramente merito dei ragazzi. Comunque vada a finire, pur avendo alternato alti e bassi, abbiamo fatto bene. Domenica sera dovremo affrontare la Juventus nello stesso modo in cui abbiamo affrontato la Fiorentina».
CASSANO - Idee chiare dunque per cercare di sconfiggere la Vecchia Signora. «Ci vorranno ritmi alti, elevati. Dovremo effettuare grande pressione sui portatori di palla. Ci vorrà abnegazione e applicazione, buttando sul campo tutto quello che abbiamo. Fatica, sudore, voglia, cuore. Se faremo così potremo giocarcela. Di sicuro - prosegue Del Neri - la squadra è convinta e allora può anche sbagliare, ma se dà tutto poi non ha niente da rimproverarsi, soprattutto se gli errori arrivano quando giochi sempre in velocità. Noi ci proviamo, vogliamo vedere di che pasta siamo fatti». Arma in più potrebbe essere Cassano. «Valuteremo in questi due giorni, ma dovrebbe partire dal primo minuto. Si è allenato bene anche se non è ancora al top, purtroppo l'infortunio di Pozzi elimina qualunque perplessità sul suo stato. Di sicuro avrà voglia di dimostrare le sue qualità, contiamo su di lui». L'ultima battuta di Del Neri è legata invece al suo futuro. «Adesso abbiamo altri problemi. Comunque i risultati sono stati ottimi, così come i rapporti. In questo momento posso dirvi che la Sampdoria e Del Neri non hanno ancora parlato, il tempo ci darà modo di vederci con calma. Adesso penso solo a dare il massimo e a fare bene. Dirò che ho firmato quando firmo».
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