bongotronic |
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| Aggiungo la mia modesta e superflua opinione sul tema contestazione, premettendo che secondo me chi guarda la partita in curva da una vita lo fa perchè spinto da un istinto poco controllabile a cantare. La contestazione è comprensibile quando esprime la definitiva perdita di pazienza la rabbia di chi vede la propria maglia disonorata ed è per definizione uno sfogo, una esternazione temporanea, esattamente come quando si litiga con un fratello, un amico, o la persona amata, quindi per forza ha una durata limitata, quando è rivolta alla squadra. Se invece si pensa di provocare dei cambiamenti contestando si va verso una situazione diversa, quella di guerra permanente che è finalizzata ad ottenere un risultato duraturo, tipo la cessione della società, la dimissione del presidente, il cambio del CDA etc. Io ritengo materialmente impossibile ottenere un cambio dell'azionista di maggioranza o del CDA con una contestazione in curva. Penso che sia più realistico pensare di scuotere emotivamente i giocatori senza perdere di vista il nostro fine principale, ossia sostenere la maglia, e quindi condivido la scelta fatta oggi, che non implica assolutamente l'approvazione dell'operato dei dirigenti o di Zaccheroni ma significa solo che si incita la squadra per difendere l'onore della maglia ed evitare ulteriore vergogna. Se si vuole rimuovere la dirigenza si deve parlare all'azionista di maggioranza e non penso che contestare la squadra voglia dire andare in quella direzione. Scusate per il pippone
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