Domenica, 09 maggio 2010
Juve, che brutto congedo...
E' stato un congedo degno della sciagurata stagione bianconera: battuta anche dal Parma in casa e sconfitta per la 14a volta (record assoluto) la Juventus si accomoda al settimo posto, lasciando una impressione di distruzione totale intorno a sé e ai propri tifosi, che l'hanno invitata a vergognarsi e ad 'andare a lavorare', ma soprattutto hanno invocato il taumaturgo Andrea Agnelli: "Pensaci tu".
Ma la giornata di Torino sarà ricordata per l'allucinante partita sugli spalti, un lancio di petardi (reciproco, accusano le due tifoserie) tra i settori degli ultras juventini e quello dei sostenitori parmensi, con quest'ultimi costretti a fuggire dai loro posti e la partita fermata per 5', i capitani a chiedere ai rispettivi supporter di fermarsi. Il quadro tecnico, poi, è davvero desolante, perché c'é ben poco da salvare: non certo Diego, anche oggi il peggiore in campo, non certo il Melo pur generoso di questo pomeriggio, entrambi però pagati a peso d'oro; né il Cannavaro ormai al capolinea o il Grosso relegato in panchina e con l'andatura da turista.
Solo Del Piero, che firma il gol d'apertura, e Iaquinta, hanno tentato invano di suonare la carica della dignità, ma i proclami della vigilia sono una cosa e la realtà squallida del campo un'altra. Indicativa l'azione del terzo gol per inquadrare lo stato mentale della squadra torinese: Biabiany ha controllato la palla, si è girato due volte, ha superato Buffon in uscita, ha controllato ancora la sfera con due tocchi prima di girarsi indisturbato e infilarla nella porta vuota davanti alla difesa della Nazionale che stava a guardare. Il vantaggio della Juventus è durato una manciata di secondi, perché conferma la sua vocazione d'annata, basta una normale percussione ed è gol. Lo ha segnato un ex ragazzo bianconero (con un po' di fortuna), troppo presto lasciato partire, Lanzafame, che poi si è permesso il lusso di raddoppiare quanto Crespo, incuneatosi in mezzo alla statuaria coppia centrale senza opposizione, gli ha offerto la palla giusta.
Della Juve nessuna traccia, di lì in poi: ne cross, né conclusioni, ne dominio di centrocampo, anzi saldamente in mano al Parma, che fa del dinamismo di Morrone, Lanzafame e Galloppa un punto di forza assoluto. Ai già citati oggetti della delusione si aggiungono speranze bruciate, come De Ceglie, sempre in ritardo sul cross, impreciso e legnoso, un Marchisio non in giornata e un Poulsen onesto mestierante. Candreva, l'uomo del mercato di gennaio che avrebbe dovuto vivacizzare la spenta truppa, è partito dalla panchina e quando è entrato non ha lasciato traccia di sé. Sugli spalti si è scatenata prima la violenza della faida tifosa (tra Parma e Juve non corre buon sangue), con conseguente sospensione del match per sei minuti per lancio di bombe carta e poi la frustrazione di chi dopo aver insultato per tutta la partita gli eroi negativi ha continuato a invocare il salvatore della patria.
In effetti, c'é davvero da mettere mano in modo pesante su un gruppo che si è sbriciolato nelle motivazioni, ma che soprattutto è stato costruito nel modo peggiore possibile. Melo nella giornata migliore, ha sbagliato una quantità industriale di palloni e confermato che la fase di costruzione non è il suo mestiere. La Juve lascia così (per lo meno in casa) la "stagione maledetta", ma ricomincerà dall'inferno dei preliminari di Europa League all'inizio di luglio. Davvero un regista dell'horror non avrebbe potuto concepire una trama più perfida e un futuro più buio.
Torino, 18:49
CALCIO, DEL PIERO: DELUSI PER ANNO NEGATIVO, RESTO ALLA JUVE(che sfiga
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"Siamo i primi a essere delusi per la nostra annata. Il mio futuro sarà sicuramente in bianconero, non ci sono novità in cantiere". Il capitano della Juve Alessandro Del Piero, intervistato da Sky Sport, parla del suo futuro nel dopopartita dell'Olimpico dove i bianconeri sono stati sconfitti dal Parma per 3-2. Un commento anche sulle intemperanze dei tifosi durante il match: "Tanti nostri errori vengono anche dalla frustrazione e dal nervosismo. Non è normale che esplodano bombe carta accanto ai bambini, sicuramente c'è qualcosa da cambiare".