| La Juventus avanza in Europa al piccolo trotto!
La Signora del calcio ha inseguito il bersaglio con caparbietà e non è stata mai doma finché non l’ha centrato. Tutta la squadra è sembrata concentrata e con un certo mordente, quel tanto che basta per andare oltre Manica a rivendicare la presenza in Europa e consolidarla! di Simona Aiuti
La Juventus di Zaccheroni comincia a scaldare il cuore dei tifosi, e la vittoria sul Fulham in Europa League galvanizza non poco, con quattordici reti in nove gare che sono un buon bottino, visto il passato recente.
E’ tornato David Trezeguet, che non segnava dal 2009. Il risultato poteva essere più tondo, ma se contiamo l’auto gol, tutto sommato quattro reti fanno un certo effetto.
L’egoismo tipico del centravanti “Trezegol”, che ha bisogno delle reti come dell’ossigeno, ci voleva proprio, e lui se ne intende, avendone segnate ben 170 per la Juve, inseguendo il suo dirigente Bettega, che si fermò da giocatore a quota 178. Ma il gol del francese è importante non solo perché la sua Juve ha incassato troppe reti nel passato recente, ma anche perché con Amauri in panne, è importante per Zac che David si dimostri ancora il solito finalizzatore implacabile, e ficcante.
Tutta la squadra è sembrata concentrata e con un certo mordente, quel tanto che basta per andare oltre Manica a rivendicare la presenza in Europa e consolidarla!
Trezeguet contro gli inglesi è apparso in crescita di condizione atletica e si respira una certa sicumera e tranquillità instillata dal nuovo tecnico.
Insomma, la Juventus ha inseguito il bersaglio con caparbietà, e non è stata mai doma finché non l’ha centrato. Zaccheroni ha risparmiato il finale di gara a David tra i migliori in campo perché lo vuole fresco in campionato domenica contro il Siena, quando potrebbe tornare a far coppia con Alex Del Piero, da cui Zaccheroni ha detto di “volere qualità” e come dargli torto?
Nota interessante, tre degli ultimi quattro gol bianconeri, in ordine di tempo, a Fiorentina e Fulham, sono arrivati dalla retroguardia, ovvero da chi in genere li schiva o li annulla. E se per Legrottaglie, che di testa non è nuovo a belle sorprese, e c’è poco da stupirsi, le reti di un jolly come Grosso e del buon vecchio Zebina (al primo gol in assoluto per la Juve) fanno un certo effetto. Entrambi erano recentemente finiti in panchina, complici alcuni acciacchi tra la cinquantina incredibile di infortunati juventini, rispettivamente chiusi da De Ceglie e Grygera, ma entrambi hanno ritrovato vigore e nuova linfa con gol spettacolari quanto determinanti che hanno galvanizzato l’ambiente.
Simona Aiuti – Italia chiama Italia
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