ha smesso di farmi tenerezza.. ora mi infastidisce davvero.. cazzo.. ma si rende conto di quanto e' scarso..e che e' il peggior allenatore avuto nella storia della juve? se la gioca con marchesi.
e ancora parla..
vabbe'.. lo aspetto alla prossima sconfitta.. (tanto sara' molto presto..)
Ferrara: «Juve, tutto è ancora possibile»L'allenatore bianconero: «In questo momento ci dividono tanti punti dalla vetta e sarebbe un errore guardare avanti, ma il nostro obiettivo è arrivare in fondo con la possibilità di giocarcela». Paolucci? «Potrà darci molto, non so se giocherà dal primo minuto»VIDEO BLANC Paolucci: «Che emozione!»
TORINO, 16 gennaio - Paolucci è il volto nuovo della Juve, per Ferrara una nota positiva in mezzo ai tanti indisponibili con cui deve fare i conti alla vigilia della trasferta con il Chievo Verona. «Tornare alla Juve credo sia una bellissima soddisfazione per Paolucci - dice l'allenatore bianconero - l'ho trovato molto motivato, questo è normale per qualsiasi giocatore che veste la maglia della Juve, in particolare per lui che nella Juve ha mosso i primi passi nel settore giovanile. È una bella soddisfazione per lui, l'ho trovato molto carico e molto motivato e sono convinto che potrà darci una mano, anche qualche dato a suo favore c'è, per quello che riguarda il campionato di serie A, ha collezionato diverse presenze e ha realizzato qualche gol. Ha vissuto periodi molto belli, in quest'ultimo non ha ricevuto tante soddisfazioni, al di là dei suoi numeri, questa è una grande chance per lui e per il suo futuro, con umiltà sa che può ritagliarsi lo spazio giusto». Può esordire dal primo minuto già domani contro il Chievo? «Vedremo, credo che se abbiamo preso questa decisione è perche riteniamo che Paolucci possa avere determinate caratteristiche, il campo può permettere di fare una valutazione migliore. Non so se può giocare dal primo minuto, è appana arrivato ha fatto un solo allenamento con noi, è una soluzione in più, in verità non ne ho tantissime»
CHIEVO - La trasferta a Verona nasconde molto insidie: «È più difficile di quella di Parma, senza togliere nulla al Parma, per il sottoscritto le partite più difficili sono quelle che si vanno ad affrontare. La ritengo una trasferta molto insidiosa contro una squadra che sta bene fisicamente anche se viene da qualche risultato negativo, dell'amico Di Carlo non mi fido tantissimo»
LO SPIRITO - Cosa chiede Ferrara alla squadra? «Chiedo quell'attenzione, quello spirito e quella mentalità che ho visto in tante partite, non per ultima quella di coppa Italia con il Napoli in mezzo a tante difficoltà, assenze, chiedo quella grande attenzione e quel pizzico di umiltà che ci vuole anche nelle grandi squadre». Al chievo mancherà Pellissier. «Per le sue caratteristiche è un attaccante molto insidioso e può mettere in difficoltà qualsiasi difesa, di sicuro per loro sarà un'assenza importante, però cambia poco per noi. Il fatto che manchi Pellissier non possiamo considerarlo un vantaggio, sarà un vantaggio solo nel momento in cui saremo in grado d affrontare le loro pecche e le loro debolezze in fase difensiva. Ci saranno attaccanti che hanno caratteristiche diverse e cercheranno di metterci in difficoltà».
BUFFON - Una certezza Ferrara ce l'ha, il ritorno di Buffon: «Spendere parole per elogiare un professionista e un campione del mondo come lui mi sembra superfluio, uno come Gigi è abituato, anche lui però qualche mazzata l'ha presa. È un ritorno importante, fermo restado che Alex (Manninger, ndr) ha fatto le sue partite e ha dato un contributo fondamentale. Quello del portiere è l'unico ruolo non idscutibile, perché Buffon e sopra la media, è più forte di tutti, quindi è lui il titolare, ma ringrazio Alex per quello che ha dato e darà ancora».
SPOGLIATOIO - Dopo la vittoria col Napoli c'è voglia di andare avanti su quella strada. «Negli spogliatoi non ho detto niente di particolare ai ragazzi, però è un aspetto che è stato toccato quello di fare ottime prestaizoni e poi avere un calo. Non ho usato la parola continuità, ma anche i discorsi non so se sarebbero serviti, ognuno sa quali sono stati gli alti e bassi e ha l'intelligenza per non cadere più in quegli errori»
LE CRITICHE - Le numerose critiche non lo hanno ferito: «Non c'è niente di particolare che mi ha dato fastidio. Stando in questo mabiente sei costretto ad essere abituato a determinate critiche, ma non c'è nulla che mi ha ferito».
SCUDETTO - Lo scudetto è ancora un obiettivo della Juve? «Gli obiettivi bisogna sempre porseli e devono essere sempre nel cercare di migliorarsi e arrivare all'obiettivo massimo. Chiaramente nel corso della stagione ci sono degli intoppi, ma non deve cambiare il tipo di mentalità che vorrei inculcare ai ragazzi. L'obiettivo di avere una mentalità vincente che ci porti a superare i momenti difficili. Se mi parli di scudetto, in questo momento ci sono tanti punti che ci dividono, e l'errore più grande sarebbe guardare a quelle davanti. Dobbiamo pensare partita per partita, cercando l'obiettivo lontano. Resta l'obiettivo di arrivare in fondo a giocarci il campionato con le altre». Sarebbe meglio guardare dietro? «No, è più il caso di guardare alla Juve, né dietro né davanti, meglio guardare alle nostre certezze ma anche alle nonstre difficoltà, incertezze»
RAZZISMO - Contro la Roma sarà chiusa la curva Scirea dopo i cori razzisti nella sfida di coppa Italia. «Già mi sono esposto su questo tema, la mia idea in merito a qualsiasi forma di razzismo e violenza la conoscete. Purtroppo viviamo un calcio e una cultura calcistica che è legata al risultato. Se fai bene tutto a posto se fai male c'è qualche problema, questo riferito alla squadra. Riferito alle tifoserie. c'è uan cultura in cui si pensa più a offendere l'avversario che a tifare per la propria squadra. Io ho in mente le immagini del campionato inglese di squadre che retrocedono e vanno a prendere l'applauso del loro pubblico, quando arriveremo a questo avremmo fatto il salto di qualità, ma la vedo dura. Questo è un discorso generale, non riguarda solo la Juve, veniamo da una cultura sportiva che non esiste, siamo molto molto dietro».