| Col Parma possibile ritorno al passato Niente rombo, ma si pensa al vecchio sistema di gioco sperimentato nell’amichevole in Arabia
Del Piero: «Il 4-42 è uno schema che conosciamo molto bene». In campo si rivede Camoranesi, per una corsa leggera
TORINO. E se per ritornare a vincere la Juventus dovesse ritornare all’antico? Alla fin fine Ciro Ferrara le sta provando tutte per invertire la rotta e, tra le soluzioni per risolvere la crisi d’identità e di risultati, ha individuato anche l’ipotesi di ricambiare il sistema di gioco, accantonando rombo e 42-3-1 per riproporre il 4-42. Certo, l’esperimento nell’amichevole contro l’Al Ittihad non rappresenta un precedente eclatante perché in Arabia Saudita c’erano parecchi assenti e la scelta tattica ne è stata la conseguenza. Da tenere però in considerazione perché non sempre il rombo e il 4-2-31 hanno prodotto i frutti sperati in estate, quando sono stati varati alla luce, soprattutto, di due elementi, l’arrivo del trequartista Diego e l’addio di Pavel Nedved.
GLI ERRORI Del resto, cambiare sistema di gioco in corsa non è sinonimo di fallimento, piuttosto volontà di correggere una formazione che non riesce a esprimersi al meglio. Il rombo avrebbe dovuto agevolare l’inserimento di Felipe Melo e di Diego, in realtà ha creato fraintendimenti tattici perché l’ex viola piazzato davanti alla difesa non ha le caratteristiche del regista e l’ex Werder Brema non riesce agire a tutto tondo come accadeva in Germania. E se il centrocampo non “gira”, la squadra è troppo esposta in difesa alle incursioni avversarie ed è debole in attacco perché ai bomber non arrivano rifornimenti.
LA BENEDIZIONE Inconvenienti ai quali si può ovviare rispolverando - magari già contro il Parma - il “ vecchio” 4- 4- 2, che la Juventus aveva adottato per otto lunghi anni e che trova apprezzamenti anche all’interno della squadra. Primo fra tutti, il capitano Alessandro Del Piero. « Quella con l’Al Ittihad non era la partita giusta per dare indicazioni, è servita per la condizione e per riprovare il 4- 4- 2, uno schema che noi conosciamo bene». Già, con il 4- 4- 2 i bianconeri sanno muoversi e dialogare a memoria, anche se Ferrara deve decidere a chi assegnare il ruolo di esterno di centrocampo. Si candidano Paolo De Ceglie come erede di Nedved e Hasan Salihamidzic, che ieri ha festeggiato 33 anni, in attesa del rientro di Mauro German Camoranesi.
LA CORSA E proprio l’italo- argentino è riapparso ieri pomeriggio in campo, nel primo allenamento del nuovo anno: soltanto un po’ di corsa per il centrocampista, che si è “ strappato” nella trasferta di Bari del 12 dicembre, ma è pur sempre un segnale positivo vedere che il lavoro di recupero sta procedendo bene e, addirittura, i tempi si stanno accorciando. Intanto, Cristian Molinaro, costretto a uscire durante il primo tempo dell’amichevole a Jedda, ha riportato un trauma distorsivo di lieve entità al ginocchio sinistro.
IL RITIRO Oggi e domani la Juventus si allenerà a porte aperte, lunedì e martedì, ovvero i due giorni precedenti alla fida contro il Parma, il lavoro a Vinovo sarà off limited. Sempre lunedì, la squadra andrà un giorno in anticipo in ritiro. «Pensiamo alla ripresa del campionato - ammonisce Del Piero sul suo sito Internet -. Ci attende subito una gara difficile contro il Parma, ma dobbiamo cercare di ripartire con una vittoria».
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