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ONORE A DANIELE PALLADINI, Il militare morto quest'oggi in Afghanistan

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icon9  view post Posted on 24/11/2007, 20:41
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Gobbo Senatore

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Kamikaze a Kabul fa strage di civili. Nell'attentato muore un soldato italiano. Altri sono feriti.

Kabul - Non ce l'ha fatta il maresciallo capo Daniele Paladini del 2° Rgt. Pontieri di Piacenza rimasto gravemente ferito durante un attacco kamikaze ad un ponte che stava per essere inaugurato. Il graduato è morto durante il trasporto all'ospedale militare di Kabul.Gli altri 3 militari feriti no versano in gravi condizioni. Nell'attacco, rivendicato dai talebani sono morte nove persone, tra cui 4 bambini. Il kamikaze si è fatto saltare in aria accanto a un ponte in costruzione a Kabul.

L'attentato
L'attentatore suicida si è fatto esplodere alle 9.52 locali, le 6.22 in Italia. Era stato visto dagli stessi militari mentre cercava di risalire a piedi il greto del fiume su cui sorge il nuovo ponte ed è stato intercettato prima che raggiungesse il punto in cui si concentrava il grosso della folla. Alla vista dei militari, da quanto si è appreso, si sarebbe fatto esplodere, coinvolgendo nella deflagrazione le persone che si trovavano in quel momento più vicine a lui. L'intervento dei soldati, che ha impedito al terrorista di raggiungere il centro del ponte, ha evitato che l'attentato causasse una vera e propria carneficina. Tutti i feriti sono stati evacuati con gli elicotteri dell'Isaf e sono stati trasportati negli ospedali della zona.

Il comunicato dello Stato Maggiore della Difesa
"Nell'attentato sono rimasti coinvolti quattro militari italiani. Il Maresciallo Capo Daniele Paladini, del 2° Rgt. Pontieri di Piacenza, e' deceduto durante iltrasporto presso l'ospedale militare di Kabul". E' quanto comunica ufficialmente con una nota lo Statomaggiore della Difesa. Per quanto riguarda gli altri tre militari italiani coinvolti
nell'attentato, "il Capitano EI Salvatore Di Bartolo, dell'11° Rep. Infrastrutture di Messina; il Capitano Stefano Ferrari, del 2° Rgt. Pontieri di Piacenza; il Caporale Maggiore scelto EI Andrea Bariani, del 5° Rgt. Alpini di Vipiteno; sono lievemente feriti".
Oltre ai nove civili deceduti, tra cui alcuni bambini, risultano feriti alcuni altri civili. E' stata l'immediata reazione dei militari italiani che ha consentito di individuare l'attentatore prima che si facesse saltare nel mezzo della folla. Il sacrificio dei soldati italiani ha impedito un massacro ancora più cruento.
Il kamikaze si è fatto saltare in aria accanto a un ponte in costruzione nella capitale afghana, al quale stavano lavorando gli italiani. Un portavoce del ministero dell'Interno afghano, Zemarai Bashary, ha precisato che i bimbi uccisi erano alunni di una scuola situata nei pressi: ne stavano uscendo quando sono stati investiti dall'esplosione.

AFGHANISTAN; ATTACCO KAMIKAZE: 9 AFGANI MORTI, 4 ITALIANI FERITI
Roma, 24 nov. (Apcom) - Attentato suicida contro il contingente italiano a Kabul: nove il numero provvisorio delle vittime civili afgane, fra cui quattro bambini; quattro quello dei connazionali feriti, tutti militari, di cui uno verserebbe in gravi condizioni. Si tratta dell'ultimo aggiornamento fornito in un comunicato dal portavoce del contingente Isaf-Nato nella capitale afgana, colonnello Lorenzo Falferi. Intorno alle 10 di stamattina (le 6.30 in Italia) l'attentatore si è fatto esplodere nella valle di Pagman (15 chilometri circa a ovest da Kabul), vicino ai militari italiani che si trovavano nella zona per l'inaugurazione di un ponte, si legge nella nota del contingente. Quattro i connazionali feriti, come aveva inizialmente annunciato ad Apcom il portavoce del ministero dell'Interno afgano, Zemeri Bashary, contattato telefonicamente nella capitale afgana. Uno di loro è stato colpito "in modo grave" ha sottolineato la fonte militare. L'attentatore suicida è morto - hanno aggiunto dall'Isaf - fonti della polizia locale riferiscono di nove civili afgani deceduti, di cui quattro bambini": Bashary ha spiegato che erano allievi di una scuola nelle vicinanze.



E' morto mentre era impegnato in una missione di pace il maresciallo capo dell'esercito, Daniele Paladini, rimasto vittima di un sanguinoso attentato kamikaze avvenuto questa mattina in Afghanistan. L'attacco è costato la vita ad altri nove civili afghani, tra cui quattro bambini. Dodici invece i feriti, tra cui altri tre militari italiani: sono il capitano Salvatore Di Bartolo, il capitano Stefano Ferrari, il caporale maggiore scelto Andrea Bariani. Le loro condizioni per fortuna non destano preoccupazione. Il kamikaze si è fatto saltare in aria durante la cerimonia dell'inaugurazione di un ponte a una quindicina di chilometri da Kabul. I bimbi morti stavano uscendo da una scuola nelle vicinanze, quando sono stati investiti dall'esplosione. Sono stati gli stessi militari italiani, preposti alla sicurezza della cerimonia, a individuare e bloccare l'attentatore, impedendo che l'uomo si facesse esplodere proprio in mezzo alla folla e facesse molte più vittime. Il presidente afghano Karzai ha duramente condannato l'attacco, che è stato rivendicato dai talebani. Il maresciallo Daniele Paladini aveva 35 anni, era originario di Lecce, ma viveva a Novi Ligure. Lascia moglie e una figlia di sei anni. Era partito per l'Afghanistan nel luglio scorso. Sarebbe tornato in Italia a gennaio. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per strage sull'accaduto. Non appena la salma del maresciallo Paladini rientrerà da Kabul sarà effettuata l'autopsia, quindi sarà dato il nulla osta per le esequie.


inter-atalanta, la nord
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da QSVS

Edited by Miss.Parker - 24/11/2007, 21:29
 
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VIKING SASSARI
view post Posted on 24/11/2007, 20:55




A genova non ho capito se hanno fischiato..



Ho sentito anche io questa notizia, hanno detto che c'è stato qualche fischio ma è stato coperto dagli applausi di tutto lo stadio.
 
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DRUGO85
view post Posted on 24/11/2007, 20:59




quella gente che ha fischiato merita la morte

ONORE A DANIELE PALLADINI
 
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DRUGO85
view post Posted on 24/11/2007, 21:06




Calcio: un minuto di silenzio per il maresciallo capo dell'Esercito Daniele Palladini ucciso stamani in Afghanistan

[24/11/07] La Figc ha reso noto che sui campi di tutti i campionati di calcio, a partire da oggi, sarà osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il sacrificio di Daniele Paladini, il maresciallo capo dell'Esercito rimasto ucciso questa mattina in un attentato alla periferia di Kabul, in Afghanistan.

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ONORE A DANIELE PALLADINI
 
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BIANCONERO A VITA
view post Posted on 24/11/2007, 21:09




ONORE!
 
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VIKING SASSARI
view post Posted on 24/11/2007, 21:18




ONORE A TE DANIELE!!
 
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view post Posted on 24/11/2007, 21:27
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Gobbo Senatore

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ONORE
 
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mirafiori bianconera
view post Posted on 24/11/2007, 21:34




onore daniele uomo vero di questo stato .
 
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Miss.Parker
view post Posted on 24/11/2007, 21:41




Legio ho inserito gli articoli e il video direttamente nel tuo messaggio di apertura.. cosi' dava piu' senso al topic..

ONORE AD UN UOMO MORTO DA EROE.. IN QUESTO MONDO DI MERDA.. COMANDATO DA GENTE CINICA E SENZ'ANIMA..

Arrivederci Daniele..
Non oso pensare alla famiglia che lascia.. moglie e bimba di 5 anni.. :cry: :cry:
 
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view post Posted on 24/11/2007, 21:57
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Gobbo Senatore

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Ok.
Un abbraccio alla famiglia di Daniele
 
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chrjuve
view post Posted on 24/11/2007, 22:37




1 abbraccio alla famiglia di daniele e alla sua piccola figlia di 5 anni !!d'accordissimo con te miss !!
 
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Signora Mia
view post Posted on 25/11/2007, 09:43




Il mio pensiero va ad un grande Uomo che ha perso la vita facendo il suo dovere, ma soprattutto alla sua famiglia.

RIP
 
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Ex CN71
view post Posted on 25/11/2007, 11:16




io meglio che non scrivo il mio pensiero perchè esula da tutti i vostri...

 
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Miss.Parker
view post Posted on 25/11/2007, 11:23




ciao EX CN71,

Io penso che non dovevamo essere li'.. grande errore andare in quei posti..
poi il militare morto ieri non ha fatto altro che il suo dovere e merita un ricordo e un pensiero.
Poi quello che ci sta dietro e' un'altro discorso.. e meriterebbe un discorso a parte..

ci si becca stasera. ;)
 
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Miss.Parker
view post Posted on 25/11/2007, 11:44




L'addio a Daniele, "un eroe normale"
"Era un bravo meccanico, amava il calcio e la bici"

MASSIMO PUTZU
NOVI LIGURE
State tranquilli, non preoccupatevi, è più pericoloso girare per le strade italiane che qui a Kabul». Così Daniele Paladini aveva tranquillizzato i familiari tre giorni fa durante la consueta telefonata alla moglie, Alessandra Rizzo, e alla figlia Ilaria di 6 anni. C’era il desiderio di evitare ansie alla famiglia, è ovvio. Ma c’era anche tutta la personalità dell’uomo, prima che del soldato, e il senso della sua vita: la normalità. Stava facendo un mestiere pericoloso, lo sapeva: «Ma era il suo lavoro, l’aveva scelto nel bene e nel male», dice il cognato Antonio Greco. E’ lui ieri, davanti alla casa di Novi Ligure, a dover raccontare il dolore e la sofferenza di questo momento. Paladini doveva tornare a casa in gennaio, ora lo chiamano eroe. Senza il suo intervento e quello dei colleghi la strage poteva assumere dimensioni spaventose.

«Ma questo, purtroppo, non è un film - continua il cognato - e Daniele non era un tipo alla Bruce Willis, non era un temerario, un superuomo. Tutt’altro: gli piaceva fare cose tranquille, e voleva tornare a casa. Gli piaceva andare a pescare. Qui attorno i posti per gli appassionati non mancano: ci sono torrenti e corsi d’acqua. E poi la bicicletta». Ecco, andare in bici sulle strade di Fausto Coppi e Costante Girardengo... «Sì, ma non era un campione, la bicicletta per lui era un mezzo di trasporto o di svago. Per andare in giro». E lo sport? «Un po’ di calcio, anche praticato non visto solo in televisione. Come tanti». Il calcio, o il calcetto: distrazione comune a un altro novese «normale» travolto all’improvviso da una tragedia infinita, il papà di Erika. Con l’ingegner De Nardo, Daniele Paladini condivideva anche un altro aspetto del carattere: la serietà.

Lo conferma il suo comandante di unità a Piacenza, Mario Tarantino: «Era un bravo meccanico. Era la sua specialità». Viene in mente il protagonista de «La chiave a stella» di Primo Levi: gente che sa fare le cose per bene, senza vanterie, senza clamore, quasi con pudore. «Un ragazzo comunque eccezionale, disponibile, amato da tutti, con una grande esperienza: due missioni nel Kosovo. Sapeva quello che rischiava». Sembra un po’ un «cliché», ma poi il comandante aggiunge una frase: «Non era uno che si tirava indietro». Non lo ha fatto neanche vicino a quel maledetto ponte. Era partito da Lecce per fare il militare, come tutti. Poi la scelta di proseguire nella carriera. «Anche perché gli dava la possibilità di occuparsi di motori, la sua grande passione». A parlare stavolta è Giovanni Stefanizzi, lo zio che sta a Seregno. «Siamo venuti al Nord assieme, lui aveva perso il papà e in me forse vedeva un sostituto».

Parenti, ma anche compagni di viaggio: «Sì, condividevamo la passione per il camper, avevamo fatto viaggi insieme in Italia, Francia, Spagna. E se ognuno andava per conto proprio, poi ci raccontavamo le nostre avventure. Per noi le avventure erano quelle». L’ultima volta a giugno. «Ci disse che a luglio sarebbe partito per l’Afghanistan. Stavolta sarebbe stata più dura che in Kosovo. Non erano previste pause, neanche di pochi giorni, per tornare in Italia. Non amava il rischio, sapeva quel che faceva, ma sapeva anche che sarebbe stata una missione più impegnativa». Ma lui era uno che non si tirava indietro. Forse proprio come la maggior parte delle persone normali. Come la sua famiglia che ora chiede di poter conservare questa normalità. A confortare Alessandra, ieri sono arrivate anche mamma e sorella.

«Eravamo consapevoli dei pericoli che correva. Però lui ci diceva che tutto andava bene. Nell'ultima telefonata era tranquillo e voleva che lo fossimo anche noi. Lo avevo salutato e mi aveva confermato che tutto procedeva bene. Ora chiediamo il rispetto di questa nostra tragedia personale, vogliamo gestire il nostro dolore in maniera accettabile e con dignità». Non è facile. Troppa gente sente di dover venire qui davanti alla villetta di Novi. Il sindaco, Lorenzo Robbiano, ed il generale Piercorrado Meano, comandante della Regione Liguria, sono stati fra i primi ad arrivare nella casetta a due piani. Una zona circondata da terreni coltivati, dove le case hanno tutte un giardino attorno. «Siamo stati noi - dice il generale Meano - a portare la notizia. Nel tentativo di evitare uno strage ancora maggiore, Daniele si è avventato contro il kamikaze e lo ha placcato esplodendo e morendo con lui. Così ha salvato dalla morte tanti altri bambini. Se non è un eroe questo...».

Ieri pomeriggio è arrivato anche il Capo di Stato Maggiore, Franco Cravarezza, e in serata ha telefonato il presidente del Consiglio, Romano Prodi. Novi Ligure ha dichiarato il lutto cittadino. Arrivano gli amici e vanno via a testa bassa. Con la moglie, che aspettava il ritorno d’un soldato vivo, resta lo staff di sostegno psicologico.
 
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